IL PORTICO n. 76 del mese d’Ottobre 1992

GRAZIE AUGUSTO!

Lo scorso 7 Ottobre l’artista novellarese ci ha lasciato in silenzio, nella sua abitazione di Via de Amicis. Insieme a Beppe Carletti aveva fondato nel 1963, il mitico gruppo musicale “I NOMADI”
Con Augusto scompare un grande poeta, un musicista eccezionale, uno straordinario pittore ed un carissimo amico che ha saputo insegnare e donare molto a chi lo ha seguito con affetto. “Sono tuo amico e fratello, scriveva l’artista in una poesia composta nel maggio del ’92, perdonami se dico quasi simile/ a tal punto da confondere/ i tuoi sentimenti con i miei e quelli dell’universo”. Questa era la sua filosofia di vita ed il pensiero comune degli amici che lo hanno accompagnato nei luoghi concerti, condividendone l’euforia e la voglia di vivere. Chi ha conosciuto Augusto non puo’ fare a meno di ricordare il suo viso dolce e sempre sorridente, incorniciato da una barba rigogliosa, che lo rendeva simile al poeta Walt Whitman, molto caro alla sensibilita’ dell’artista, tanto che, in una delle numerose immagini contenute all’interno del catalogo della personale tenuta al Valli di Reggio Emilia dal 10 al 31 maggio di quest’anno, Augusto ha voluto essere raffigurato “Come Walt”: con “Foglie d’erba” tra le mani, aperto sulla fotografia del poeta statunitense, che rimanda, in un sottile gioco di specchi, al suo stesso volto. Augusto Daolio era nato a Novellara, nella bassa padana, il 18 febbraio 1947. Aveva fondato i Nomadi, il noto gruppo musicale, nel 1963 insieme a Beppe Carletti. La vita di Augusto, e’ sempre stata dominata dal desiderio dirompente di conoscere e di scandagliare gli eventi: l’artista era, infatti, un appassionato lettore di libri e di riviste, che campeggiavano in mole notevole, nel suo studio a Novellara. Amava il cinema, Toto’ ed i films impegnati, da Annaud a Fellini: il suo sorprendente bagaglio culturale includeva anche un acceso interesse per l’archeologia, i castelli, le antiche rovine. Amava l’acqua gelida d’estate, l’odore del bosco in autunno, la natura e gli alberi. “Mi piace – scriveva in una prosa dell’84 – l’odore del muschio, della terra, dei funghi, della corteccia, lo respiro fino a stordirmi e penso che fuori dall’ombra scura del bosco, tutti siamo disperati, tutti sui carri che portano alle citta’, dentro ai motori, sulla luna, dentro alle chiese e sulle piazze. Dentro ai televisori, sulle macchine da scrivere, dentro ai telefoni, eserciti di disperatamente sorridenti”. Questo era Augusto Daolio: un’interiorita’ inquieta, riflessiva e sensibile; tanto immenso da non potere essere compreso in alcuna definizione, vivo tra la sua arte, i suoi amici, ed il suo appassionante “Desiderio di avere sempre una grande liberta di esprimermi, il desiderio di non lasciarmi imprigionare da un qualsiasi schema, da una qualsiasi definizione. Il desiderio di sentirmi desiderato”.

RINGRAZIAMENTO
Con la presente ringraziamo il Sindaco, la Giunta Comunale, le Forze dell’Ordine, i Vigili Urbani, i Dipendenti Comunali, e tutta la Cittadinanza che con la loro partecipazione hanno reso degno omaggio all’amico e fratello AUGUSTO DAOLIO. Particolari ringraziamenti vanno espressi al dott. MARCO RUINI che ha seguito AUGUSTO in tutti i momenti della sua malattia, sia sotto il profilo professionale che come sincero amico, al dott. LINO BAGNI, al dott. GAIUFFI, al dott. BACCHI, al sign. SERGIO MORA e a tutti gli altri. Di nuovo grazie di cuore a tutti per il calore umano, per il sincero affetto dimostratoci, per esserci stati sempre vicini.
Rosanna Fantuzzi - Beppe Carletti – Anna, Claudio, Guglielmo e Manuela Daolio – I Nomadi “MAI COME LUI NESSUNO”
La voglia di essere presente a qualsiasi evento o celebrazione, entusiasmarsi e fare entusiasmare, l’intensita’ di vivere ogni attimo, bello o brutto, senza mai tirarsi indietro. Tutto questo era Augusto.
Mi e’ difficile trovare parole adatte per descrivere cio’ che sto provando. Ho pero’ scoperto che il silenzio talvolta aiuta… a riflettere, a pensare, a ricordare. Conobbi Augusto nell’estate del ’90 in occasione del concerto del 1° Luglio a Novellara. Ero agitatissimo. Non avevo mai partecipato attivamente alla realizzazione di uno spettacolo dal vivo. Io e Ubo andammo a Fabbrico, dove i Nomadi provavano prima del concerto. Fu Augusto a complimentarsi con noi per la pubblicita’ che propagandavamo. Disse che anche i piu’ piccoli angoli cittadini dovevano avere uno spazio per almeno un manifesto e alcuni volantini. Ecco: questo subito mi colpi’: una persona di 43 anni che, come un bambino desiderava ansiosamente far sapere al mondo intero che a Novellara i Nomadi sarebbero ripartiti da zero ed avrebbero ripreso il viaggio. Una delle caratteristiche di Augusto, era proprio questa: entusiasmarsi e far entusiasmare, rendersi partecipe e far partecipare, anche nella piu’ banale delle situazioni. In un’intervista televisiva dello scorso anno, disse: Non e’ importante quello che tu fai. Diventa si importante, ma solo dopo che hai deciso come farlo… “ e proseguiva dicendo: “io ho la grossa fortuna di cantare e potere, di conseguenza, esprimere direttamente dei concetti, pero’, ad esempio, qualsiasi persona ( un operaio, un falegname, un commerciante), se mette amore in quello che fa, esprime ugualmente qualcosa di molto profondo…” Il fatto di riuscire a coinvolgere una folta platea e, con le medesime idee, anche solo 5 persone a tavola, aveva dell’incredibile; ricordo che instancabilmente non riuscivo a distogliere lo sguardo da quella figura, all’apparenza un po’ trasandata (la barba e i capelli in disordine), ma interiormente ricca, ricchissima di storie da raccontare, con le parole, con le canzoni, con i dipinti. La voglia di essere presente, l’intensita’ che metteva nel vivere ogni attimo bello o brutto, il fare tesoro delle esperienze, avere sempre la pretesa di conoscere la verita’, spinto da una curiosita’ molto forte… questo era Augusto. Lui mi ha insegnato a soffrire in silenzio, perche’ “il tempo da ragione prima o poi e crea i veri vinti e i veri vincitori”. E io non credo che la sua ultima battaglia l’abbia persa totalmente, anche se fisicamente ci ha lasciato e non sara’ piu’ dei nostri; ma e’ proprio questo il punto: noi abbiamo una eredita’ morale attraverso la quale e’ possibile sconfiggere anche chi lo ha vinto. E Tu, Augusto, continua pure nel viaggio infinito a seminare pace, giustizia e liberta’, per tutti noi Nomadi. CIAO AGO.

“Il Tuo Grande Amico Pietro”

La Redazione del “ Il Portico” si unisce ai familiari, agli amici, ed a tutti coloro che hanno partecipato al cordoglio per la prematura scomparsa dell’amico Augusto, dedicandogli questo numero del nostro giornale.

IL SALUTO DELLA GIUNTA COMUNALE

Con Augusto Daolio, scompare uno dei piu’ coerenti protagonisti della storia della musica popolare italiana. Il suo gruppo I NOMADI, da sempre ostico nel perseguire strade commercialmente facili, e’ sempre stato interprete delle voci della cultura popolare di cui la nostra terra e’ impregnata. Augusto, fiducioso nell’uomo, ha sempre prestato attenzione alle evoluzioni sociali; lo si e’ visto anche protagonista nell’impegno politico, per alcuni anni, quando si candido’ per il Parlamento e successivamente fu Consigliere Comunale a Reggio Emilia. Ma questo suo “impegno” era piu’ significativamente dimostrato dal suo essere “menestrello” di messaggi mai banali, fortemente impregnati di contenuti importanti, soprattutto per le giovani generazioni. La sua forte sensibilita’ artistica lo ha visto autore di sculture e disegni che raffigurano un fantastico mondo di immagini di momenti di vita interiore. Sempre disponibile nei confronti della Comunita’ di cui faceva parte, con un impegno personale concreto ha contribuito a parlare di Pace e di Solidarieta’. Pur sapendo che negli ultimi mesi della sua vita sono stati segnati da una grave malattia, e’ grande il dolore della cittadinanza di Novellara, la quale sara’ sempre grata ad Augusto per aver cantato i sentimenti che erano propri della gente Novellarese.

IL CORDOGLIO DEL PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA DI NOVELLARA

E’ scomparso prematuramente l’amico Augusto. Artista di valore, egli si esprimeva con straordinaria capacita’ in piu’ campi dal musicale al pittorico. Ha sempre mantenuto uno stretto legame con le sue radici, con la sua terra, la sua gente e le tradizioni democratiche. Uomo impegnato per la pace e la solidarieta’ ha trasmesso nella sua professione questi valori a tante generazioni di giovani che lo seguivano, lo ascoltavano partecipando con lui a tante emozioni. Lo ricorderemo sempre emozionato come un debuttante al suo primo concerto alla nostra festa con il nuovo gruppo il 1 Luglio 1990 a Novellara. La sua scomparsa lascia un grosso vuoto, il nostro paese la nostra comunita’ perdono uno dei figli migliori.

(Enzo Tondelli segretario PDS Novellara)

BARBARA, SALLY, LORENA, E PIERO RICORDANO AUGUSTO…

Il cielo e’ grigio, sta per piovere. Novellara mi sembra piu’ silenziosa del solito, oggi, il giorno dopo il tuo funerale. Esco di casa. Il cimitero e’ quasi deserto, una sensazione strana, dopo tutta la folla di ieri… solamente ora rimango sola con i miei pensieri. Un brivido invade il corpo e mi sento tremendamente a disagio e vuota, davanti a questo mucchio di terra ricoperto di fiori. E come sentirsi altrimenti, dopo tutte le stupende sensazioni che attingevo dalle parole in musica, dai tuoi disegni, dal tuo ineguagliabile carisma? E la rabbia sale, sale fino alla gola, la rabbia di non averti potuto conoscere meglio, la rabbia di aver perso una persona come te, maestro di vita, artista poliedrico, la rabbia di sentirci noi tutti impotenti di fronte a tanta ingiustizia: Ma ad un tratto, una manina fredda tocca la mia e una vocina ignara di tutto cio’ mi dice: “ mamma andiamo, cosa stiamo a fare qui?” Eh si, e’ proprio vero Augusto, la vita e’ come un film girato un po’ in bianco e nero, un po’ a colori. Ma noi tutti questa volta, siamo stati spettatori di una splendida pellicola, il cui interprete principale, merita sicuramente un premio Oscar. Grazie di cuore per averci dato questo privilegio. Le tue parole e le tue opere non saranno disperse nel tempo.

Sally Altimani

Ricordo di essermi avvicinata per la prima volta ai Nomadi 10 anni fa ad un loro concerto tenuto nei giardini della Rocca in una sera d’estate subito dopo la fine della scuola. Forse come premio della promozione o perche’ c’erano anche loro, ottenni il permesso dai miei genitori. E per una tredicenne non e’ una cosa da poco: Inizialmente questa serata fu cosi’ importante piu’ per la circostanza che per l’evento in se. Pensavo alla sera fuori con gli amici, ai jeans usati, alla camicia e alle Clark. Non pensavo proprio all’essenza musicale dello spettacolo. Da allora fu l’inizio di una serie di appuntamenti fissi in paese o zone vicine ai quali non ho piu’ rinunciato. Amavo le atmosfere create ai concerti dei Nomadi, il carisma di Augusto nel trascinarci e farci cantare, ridere e pensare; ognuno nei suoi momenti perche’ in qualche canzone certamente ci si identificava. In 10 anni sono cresciuta, sono cambiata, magari maturata, ma sempre ritornando un po’ a loro, ho rivangato antiche emozioni e conservato una tradizione personale. Diciamo che e’ come se per 10 anni avessi avuto nel mio giardino un grande albero, spesso sbadata dalla sua bellezza e dalla sua imponenza e solo nei pochi momenti di pace e riflessione mi rendevo conto della sua importanza. Ora nel mio giardino c’e’ quell’albero spezzato e per me e’ una grande tristezza. Ma spero nelle radici ancora forti della terra.

Barbara Cantarelli

Augusto, in questi anni mi hai insegnato un sacco di cose, i veri valori della vita, il bene e il male, l’importanza anche di un semplice sorriso, cos’e’ l’amicizia, l’amore. In sofferenza. Mi hai insegnato che qualsiasi cosa accada lungo il percorso della vita, bisogna essere forti, tener duro, e andare avanti. Mi hai regalato momenti intensi, pieni di risate, allegria e spensieratezza, ed e’ proprio in questi momenti che ti voglio ricordare, perche’ tu eri semplicemente cosi. Adesso mi piace immaginarti seduto in messo ad un prato pieno di fiori, circondato da bambini attenti che ti ascoltano mentre tu gli racconti la favola della vita. Sei stato grande, dimenticarti sara’ impossibile. GRAZIE AUGUSTO:

Lorena da Oderzo (TV)

Credevo fosse uno scherzo, che le voci sulla tua malattia fossero inventate e forse l’ho creduto solo io. Quando la mattina del 7 ottobre mi hanno telefonato comunicandomi la notizia della tua scomparsa ancora una volta ho pensato ad uno scherzo. Solo ora mi rendo conto che non sei piu’ tra noi: solo ora capisco il silenzio di Beppe e di Rosanna, di tutti gli altri tuoi e miei amici, chissa’ quanto hanno sofferto e quanto soffriranno; adesso li sento ancora piu’ vicini e credo che ora abbiano bisogno, piu’ di prima del calore dei fans affetti da Nomadismo. Qualcuno, su un giornale locale ha scritto che il sogno e’ finito, ma non e’ cosi: inizia adesso perche’ prima tutto era realta’. Ora dovrei ricordare i momenti belli passati con te e con i Nomadi ma io preferisco tenerli tutti per me; ci saranno altre occasioni per farlo e tu sarai li con noi, ciao Augusto e grazie di tutto. Con Affetto.

Ubo


MA CHE FILM LA VITA

In bianco e nero, a colori, che grande miracolo di bellezza e’ la vita. Le persone incontrate, i posti visti, la vastita’ del mondo, i desideri, le emozioni, le stagioni, le ragazze. La piccola vita della casa, delle persone che ci hanno messo al mondo, la grande vita dell’universo, le stelle, le montagne, gli occhi della gente. Ma che film la vita, cosi’ curiosa, cosi’ fragile, e allo stesso tempo potente e divina. E mentre scorrono fotogrammi di questo film, alcuni visi di amici si perdono lontano, e a te rimane una fotografia, una cartolina, la memoria di una voce, di un suono, di un gesto.

(AUGUSTO DAOLIO)


Comune di Novellara Assessorato alla Cultura – I NOMADI
Teatro della Rocca Domenica 8 novembre ‘92
NOVELLARA
RICORDA AUGUSTO
A un mese dalla scomparsa gli amici e i concittadini di Augusto, ancora insieme tra musica e immagini
Dalle ore 14.00 alle ore 22.00
NON – STOP GRUPPI MUSICALI, (CON IL REPERTORIO DEI NOMADI)
VIDEO, DIAPOSITIVE, RICORDI, TESTIMONIANZE
CRISTINA CANOVI


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