Tratto da "Be Bop a Lula 58" editoriale"

E cade la pioggia e cambia ogni cosa, la vita e la morte non cambiano mai...
Nella pianura padana c'é la nebbia, quella nebbia avvolgente che Augusto tanto amava. Perché in fondo é così reale. Crediamo di vedere tutto chiaro, di guardare lontano, di sapere dove stiamo andando. Invece, neppure dentro di noi sappiamo vedere.
"Sto sotto un albero verde, in un prato verde, sotto un cielo stranamente azzurro. Sono in pace ora. Non voglio scappare dai casini per sempre, ma ora é così, voglio solo tranquillità. Dovremo essere fermi e calmi per superare ciò che ci aspetta: la mareggiata del grande caos, e ci dovranno essere colonne e basamenti su cui poggiare. La mia calma sarà la tua e la tua la sua, e così via contro chi ci vuole fregare... Non lo senti questo vento Red, questo vento che viene dal mare?" Volevo iniziare il Be Bop con queste parole che mi ha scritto Graziana. Poi le cose sono cambiate. Doveva essere un giornale allegro, variopinto, però non avevo ancora deciso cosa mettere in copertina. Non mi veniva l'idea, né mi ostinavo a cercarla. Era come se aspettassi qualcosa che doveva succedere. E quando Beppe dei Nomadi mi ha telefonato che Augusto aveva chiuso la sua lotta contro quelle radici che, come nei suoi quadri, lo risucchiavano nel venire della terra, ho capito perché questo numero di Be Bop era così in ritardo e senza immagini. Stavamo solo aspettando…
Bellissime le foto di Dario Lasagni sulle due copertine. Lì c'é l'ultimo Augusto. Strano, Dario ama fotografare le mani, la gente che lavora, la spontaneità, quasi rubare le immagini. Così ha "rubato" l'Augusto stanco, che nella sua casa si appoggia alla fontana e guarda l'acqua che sgorga, fonte di vita, e l'Augusto nobile, che quasi si nasconde dietro una colonna, abbassando la falda del cappello, come un Principe che si fa timidamente da parte, preferendo lasciare di sé l'immagine forte di quando teneva il palco per ore. Beppe mi ha raccontato che i medici non si capacitavano per come riuscisse a fare un concerto intero nello stato fisico in cui era. E tutte le volte che scendeva dal palco gli era sparita ogni traccia di stanchezza e dolore. L'energia del suo pubblico lo rigenerava.
Questo numero non é dedicato ad Augusto, lui dov'é non ha più contatti con la materialità di queste cose, ma è dedicato a Beppe, Rosanna (la compagna di Augusto), tutti i Nomadi, le loro famiglie, i loro figli il pubblico che andava a tutti i loro concerti e che oggi si sente smarrito, quasi senza un punto di riferimento. In tanti stanno chiedendo a Beppe di continuare l'avventura dei Nomadi. Forse hanno ragione, sarà una scusa per ritrovarsi.
In questa pagina ci sono anche alcune polaroid che ho scattato a Jeff Porcaro, batterista dei Toto e di tanti dischi con i migliori artisti internazionali. Jeff era forse il più bravo batterista vivente. Era anche una persona dolcissima. Lo conobbi quando i Toto vennero a Sanremo. Suonarono per la mia telecamera tante canzoni così, sulla strada, con Jeff che batteva il ritmo con le bacchette sul pavimento. Poi, ad un concerto, ci tenne a farmi conoscere suo figlio. Lo portava spesso con sé. Jeff se n'é andato. Pare la sua morte sia stata causata dalla cocaina... Che stronzata la droga! Finora ho parlato solo di morte. E' la protagonista anche del momento che stiamo vivendo. C'e' un mondo che sta morendo e qualcosa di nuovo che si intravede all'orizzonte. Ma non sono nello spirito adatto per parlarne. So che c'è. Spero sarà bello. Anche se ciò che leggiamo e le paure che creano sono sempre più soffocanti.
Ecco il razzismo, non solo quello dei nazi-skin che racconta Guido Marchi, ma anche quello scritto nelle lettere di ragazzi. Ecco la "diversità" che fa paura in chi la vive e a chi la vede nelle persone che ama. E' l'omosessualità offesa in chi ha il coraggio di dichiararla e nascosta in chi ha paura o non ce la fa, come i ragazzi del Be Bop Gall Team che hanno dovuto chiedere di mascherare il loro volto per evitare di essere riconosciuti da genitori o amici. E ci sono le parole di uno che ha sempre detto ci era, lottato per affermare il proprio essere. È Ivan Cattaneo. Mancava da parecchio. Ora ha un nuovo disco, fatto dopo tanto, pubblicato dopo molte difficoltà per un'etichetta piccola. E' uno di quei dischi rari da trovare, ma che ogni Be Bop dovrebbe avere. Non solo perché é unico, ma per aiutare Ivan in un momento in cui i rifiuti che ha sempre subito sono diventati delle realtà ben evidenti.
Hey, per fortuna che ci sono i Fantoni Animati per tirarci su!
No, ci sono altre notizie. A novembre dovremmo di nuovo accendere il televisore. Il venerdì pomeriggio ci dovrebbe essere uno spazietto su Rai 2 all'interno del Coraggio di vivere. Poi qualcosa su Rai1. Ma, soprattutto, a dicembre dovrebbe partire Roxy Bar o come cavolo si chiamerà, su Videomusic. Anzi, siete invitati. Sarà settimanale e di sabato sera, per permettere a chi viene da fuoriBologna di raggiungerci. Saranno anche una specie di miniraduni. Come arrivare? Scrivere, mandare proposte di interventi, idee da realizzare, videocassette con servizi da mandare in onda (in qualsiasi formato: VHS, Beta, video 8, etc.).
Non dimenticare il numero di telefono. E per chi volesse venire e basta?Magari con i genitori? Stessa procedura. Verrete contattati e sarete in studio con noi per il Roxy Bar in diretta. Oh, mi raccomando, non é uno scherzo. Mi piacerebbe far vedere cose che avete realizzato con la telecamerina. Datevi da fare! L'indirizzo? Eccolo:
"Be Bop a Lula TV -40066 beve di Cento (BO).
Ah, non so, forse nel frattempo ho anche ripreso a fare programmi a Radio DJ, il lunedì sera... Quanti "forse"; quanti verbi usati al condizionale! Sono sicuro che dal prossimo mese inizieranno le certezze. Come cominceranno ad apparire i risultati del censimento che abbiamo fatto. Ciao, comportatevi bene!
Red Ronnie




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