Tratto da "l'unità" 8 ottobre 1992"

Francesco Guccini: "mio vecchio amico di giorni e pensieri"

servizio di A. Gue

Il pensiero ritorna all'estate 1964, Francesco guccini scirve "Dio è morto". Guccini è modenese e l'idea è scriverl aper dei musicisti modenesi che conosce, l'equipe 84, ma muaurizio vandelli leader del gruppo dice che non è un pezzo giusto e allora si fanno avanti i nomadi. Augusto ha quella faccia da esistenzialista cvapellone con quelgli occhiali da talpa miope. Augusto capisce che sarà la canzone giusta.
Cosi nasce l'amicizia tra il "professore" e i nomadi, un amicizia che è anche un rapporto di collaborazione e di lavoro che non è mai terminato tantè che l'ultimo disco dei nomadi contierne le più belle canzoni di Guccini.
IL professore è un timido e come tutti i timidinon lascia trasparire emozioni, ma si capisce che è rimasto colpito.
la prima cosa che riesce a dire e che "sta diventando un massacro" troppi amici se ne vanno troppe volte è costretto a persone che non ci sono più.
"sapevo che Augusto era ammalato ma nonpensavo cosi seriamente poii quest'estate è venuto un ragazzo a pavana nella mia casa tra l'appennino modenese e quello pistoiese e me lo ha detto. Sai i nomadi hanno interrotto la tournèe perche augusto si era aggravato, sta molto male. Allora mi sono informato e ho avuto la drammatica conferma. So comunque che avava una gran volgia di tornare in pista. Aveva volgia di dipingere e di suonare. La mostra di pittura è andata benissimo. L'ultima volta che ci siamo esibiti assieme e stato al palasport di bolognaper un concerto benefico". non trova le parole Guccini, lui che è stato insignito del preimo montales per la poesia, che scrive romanzi e canzoni....Si capisce che prova dolore e preferisce ripiegare sul rapporto di lavoro " siamo stati molto legati e sono molto felice che abbiano inciso un disco con i miei pezzi. Loro sono molto adatti. Li ho visti prima dell'estate da "umbi" a montale di modena: erano li per registrarlo. Le nostre vite si sono incrociate solamente sulle note musicali, io ero di modena, loro di reggio anche se è stato un modenese a scoprire i nomadi, Dodo veroli. Augusto era un po come me, di poche parole, sempre pronto a disegnare, disegnavale anche copertine dei dischi, e a scolpire il bosso. bravissimo, grande talento.
Guarda in aria e poi sbottas "i nomadi sono l'unico gruppo italiano che è rimasto intatto nel corso dei decenni Augusto e Beppe carletti hanno avuto il sentimento e il gusto di restare legati alle mie canzoni. Gli sono grato, non riesco ancora a crederlo.
Il telefono suona incessantemente, tutti vogliono da guccini un ricordo di Daolio, ma "il professore" non sa cosa dire, fortse vorrebbe dire a tutti che il dolore è soltanto suo e che non ha voglia di fare il necrologio pubblico di un amico silenzioso come Augusto. Oggi pomeriggio sarà a novellara, questo lo dice, e in cuor suo avrà ancora un desiderio irrealizzabile: ascoltare ancora i nomadi, tutti i nomadi, suonare e cantare le sue canzoni e le loro canzoni. "vorrei poterli ascoltare ancora " dice Guccini.
Ma adesso, tra la via emilia e il west c'è solamente silenzio. silenzio per un amico


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