Occhi aperti: E' attraverso i sensi che ci mettiamo in
contatto con il mondo. I bisogni primari sono quelli
che spingono la vita verso la vita. La semplicità e la
fierezza di un albero nel suo stare al mondo
suggerisce come si possa accettare di liberare i sogni
e la vita al destino attraverso un gesto: aprire le
mani.
Non è un sogno: A volte ci s'interroga su cosa si
potrebbe veramente fare in concreto per aiutare chi
sta peggio di noi e spesso ci si perde in un mare di
se, di ma, e di perché cercando di omettere il
problema dicendo "in fondo non è colpa mia", quando
basterebbe mettersi in gioco essere disposti a perdere
un minimo delle nostre comodità per risolvere una
buona parte dei problemi che subiscono vari paesi del
mondo.
Con me o contro di me: Il mondo non è fatto solo
d'estremi, né tanto meno d'etichette. Perché è
necessario per forza schierarsi da una parte o
dall'altra? La verità sta forse nel mezzo, nel dialogo
e nella tolleranza. Né bianco, nè nero, ma un intero
arcobaleno d'idee e colori. Insieme
Ancora non so: Il trascorrere del tempo cadenzato
dall'avvicendarsi delle stagioni, spinge ad un'intima
riflessione sulla paura nascosta di un passaggio muto,
anonimo sulla terra. L'incertezza della vita porta
l'uomo a ricercare il senso e la fiducia nelle piccole
cose come la nascita di un nuovo giorno e la nascita
di una nuova vita.
Status symbol: Questa è una vera e propria presa di
posizione nei confronti di chi determina mode
giovanili negative, addossando la colpa agli stessi
giovani, nascondendosi dietro al "libero arbitrio" del
possono scegliere, per poi emarginarli se non seguono
il "mucchio". Invitiamo a diffidare degli "Imperatori
dello specchio", convinti che i veri valori per cui
valga la pena vivere la propria gioventù non sono
l'esibizionismo, l'arroganza o lo sballo chimico bensì
la condivisione dell'amicizia e dell'amore e perché
no, del sesso che è l'unico vero sballo altamente
salutare.
Ci vuole distanza: Perché un amore sia autentico sono
necessarie autonomia e indipendenza. I rapporti umani
si sviluppano nella libertà di ciascun individuo
affinché il legame non sia alimentato dal bisogno, ma
dal desiderio.
L'aviatore: Il sogno, la curiosità, la voglia di
scoprire del genere umano, in questo caso interpretata
da un soldato dell'aeronautica spaziale, in
contrapposizione con le scelte dello stesso genere
umano, che per avidità, stupidità ed arroganza, cerca
di imporsi con la forza sulla natura dello stesso
pianeta in cui vive. Un "The day after" che ci
auguriamo non capiti mai.
Ricomincia così: Guardare avanti, prendersi in mano la
vita e ricominciare. Dopo una sconfitta si è più
deboli, delusi, ma bisogna imparare ad essere se
stessi e rimettersi in gioco. Mai nella vita è tutto
perso.
L'ultima salita: La solitudine di un uomo che dopo
aver fatto sognare chi lo accompagnava nel cammino,
dopo aver raggiunto traguardi importanti si è perso
nel vuoto di se stesso. Il vuoto gli ha tolto tutte le
conquiste, le vittorie e lui è rimasto solo, in una
stanza d'albergo.