Ciao Beppe
sai, scriverti una lettera non è una cosa stato facile..... mi sento cosi fragile.. ma..
ci voglio provare anche perché spesso non riesco a dire a parole quello che vorrei dire.
con affetto riconoscenza e tanta stima per voi tutti
Ghelli Stefano
Dopo molti anni che avrei voluto vedervi a Sanremo finalmente avete esaudito il mio desiderio e quelli di molti altri che vi considerano parte integrante della storia della musica italiana.
Che soddisfazione vedervi su quel palco che tante volte vi ha rifiutato, vedervi con il sorriso e nello steso tempo la tensione di essere li è stata una cosa magica, inaspettata.
Ho assistito in questi anni passati a molte critiche sulla vostra intenzione di partecipare al festival e la vittoria più bella, per noi fan datati, è stata quella di dimostrare ai nostalgici Che non siete cambiati, che la vostra coerenza non è sbiadita nel tempo (mai avuto dubbi) e nonostante le vicissitudini del gruppo avete sempre mantenuto la vostra identità.
Vorrei tanto sapere dove sono quelli che hanno sempre detto che fate solo cose commerciali, cosa diranno adesso di questa canzone che parla di guerra e di pace, cosa diranno delle immagini passate durante l'esibizione.
Signori cari..diteci adesso dove i Nomadi sono cambiati.
Sai il tempo è scivolato via ma non è stato tutto inutile, io ... continuerò a seguirvi come ho sempre fatto, perché da voi, dalla vostra musica e dal vostro modo di vedere le cose ho imparato molto e sono sicuro che c'è ancora tanto da imparare ... è una promessa che non mancherò.
Il pianto di una madre non può salvare la notte... ma le vostre iniziative, il vostro modo di fare apre un piccolo spiraglio di luce nella vita di tutti noi e di chi è meno fortunato.
Sarebbero ancora tante le cose da dire e le cose per cui ringraziare te Beppe, Daniele, Cico, Danilo, Massimo, Sergio, Dinelli, la Lu, la Daniela, la Roberta, Fabio, il vostro staff, ma
sai..scrivere una lettera, non è mai stato facile.